lunedì 13 febbraio 2012


Un post per soli uomini

Cara Lorella, 
lo uso questo spazio e ti ringrazio di averlo creato. Non è il primo in cui parlano gli uomini, molto si scrive e si pubblica già e di altissimo livello su questi temi; da parte di uomini, rivolti a uomini. Lo "spettacolare" silenzio della nazione maschia nel suo insieme non corrisponde sempre al silenzio di tutti i maschi della nazione. Ce ne sono che parlano e io, lo sai bene, sono tra questi e lo faccio da un tempo tanto lungo da non sembrare vero. Tuttavia, noi pochi che parliamo (e lo facciamo non per piacere alle donne e per arruffianarci un consenso femminile) siamo e restiamo del tutto trasparenti. Lo siamo per le persone comuni e per chi detiene il potere dei mezzi della comunicazione e della politica. Gli esempi non mancano e io, forse, sono quello più inquietante: il mio lavoro, benché costituisca la più ricerca fotografica e artistica del mondo su una città e la sua pubblicità violenta, resta ancora ignorato persino a quelle persone che si occupano di questi temi. Vedo che fingono di non conoscermi parlando di pubblicità sessista come se io non fossi esistito (mentre esistevo in anni non sospetti, quando molte di loro dormivano sonni profondi). C'eri anche tu quando Gad lerner ed io siamo stati premiati come miglior giornalista e miglior artista italiani per le tematiche di genere. Ebbene, dopo quel pomeriggio alla statale il silenzio, mai una mail, mai un invito, mai una piccola condivisione di spazio televisivo. E c'eri tu alla libreria delle donne di milano quando hai presentato l'anteprima del documentario e c'ero anche io, sono passati anni: trasparenza assoluta. Anche il mio adorato Nichi ha ospitato la mia mostra a Bari poi è scomparso, così come La Benelli che ha finanziato (poco) la mostra nelll'hinterland milanese e mai ha voluto conoscere questo artista che si occupava di violenza sulle donne. E mai un articolo sui rotocalchi che dedicano giustamente a te tante pagine ecc. ecc. E, per finire 18 editori che hanno rifiutato, perso il manoscritto o chiesto dei soldi per pubblicare il mio libro che ora è uscito a spese mie e quelle che lo sanno che è uscito fanno finta di non saperlo e non lo comprano. uuuuffffffff. Questa potrebbe sembrare una dolenza mia personale e uno sfogo rabbioso: niente di tutto questo. Io sono una persona serena e ho migliaia di persone che mi sostengono. Unico problema: sono trasparenti pure loro. Professoresse di provincia, studenti liceali con i quali io parlo quasi sempre gratuitamente da anni e anni, persone comuni senza visibilità né potere di rendere visibile il mio lavoro e la mia voce. Questo per dire che quei pochi uomini che parlano (e penso al dibattito altissimo che si sviluppa in maschile plurale, ad esempio e ai libri che escono di lì) restano ignorati o fanno troppa fatica per farsi sentire. Non chiedeteci dunque di parlare come se fossimo stati sempre tutti zitti. Ascoltateci, leggeteci, invitateci, parlate di noi alla televisione, scrivete di noi sui giornali, comprate i nostri libri, frequentate i nostri blog. Noi da soli non ce la possiamo fare! 
Con affetto Ico Gasparri

Commento del 13/2/12 al post di Lorella Zanardo sul blog del fatto quotidiano