venerdì 8 aprile 2011

A Giuliano Pisapia da Odisseo


Caro Giuliano,
ieri sera abbiamo letto Omero pensando che questo fosse un modo utile per sostenere la tua campagna, la nostra campagna, elettorale.
Amiche e amici, simpatizzanti, compagne e compagni sono entrati nei 15,75 mq di ICHOME, il mio negozio di frontiera, cioè per una fotografia contemporanea sociale e sostenibile, per sentire questi versi antichi che parlavano di viaggio, di naufragio, ma anche di amore, di ritorno e di vittoria.
Ci siamo alternati nella lettura dei versi e una grande energia è circolata tra di noi. Tutti sicuramente stavano pensando che anche dalla cultura rinasce una città così avvilita come la nostra dove, tuttavia, potenti forze resistono allo schiacciamento e sono ancora fresche e pronte a ripartire. 
Il tema che ho scelto per la nostra serata è stato quello dello straniero e del nostro sguardo sulle migrazioni, sull'accoglienza e sulla fraternità. Questi, credo di poter interpretare il pensiero i tutte e tutti, erano i battiti del nostro cuore ieri sera e all'unisono sono volati al pensiero che sarebbe bellissimo poter tornare a vivere fuori da queste tenebre, allargando il nostro orizzonte ai valori intramontabili che la cultura e l'arte ci trasmettono.
Noi ci siamo e ci saremo, soprattutto dopo, quando occorrerà ricostruire. Ma, per fortuna, noi non dobbiamo improvvisare.
Un abbraccio fraterno

Ico Gasparri

artista sociale e fotografo

Milano 8/4/2011